ITALIA - VENETO - Venezia

Minicrociera lungo il fiume Brenta con visita alle Ville Venete

  • 24 > 25 metri
  • MiniCrociera
  • 1 gg
  • Come da Programma

Navigare sul Burchiello è un viaggio indietro nel tempo, un'esperienza che unisce il lento scorrere delle acque a un patrimonio artistico e storico ineguagliabile. Lungo le sponde del fiume Brenta, si apre un mondo di eleganza e splendore, un tempo percorso da nobili veneziani che sfuggivano alla calura estiva della laguna. Mentre l'imbarcazione scivola dolcemente, il paesaggio si svela in un susseguirsi di ville maestose, ognuna con la sua storia e il suo fascino. Ammirare da vicino queste magnifiche residenze, come la celebre Villa Pisani a Stra, la Villa Widmann Rezzonico Foscari a Mira o la Villa Foscari "La Malcontenta" è un'emozione unica. È come passeggiare in un museo a cielo aperto, dove l'arte e la natura si fondono in perfetta armonia. Il Burchiello, con i suoi interni accoglienti e le sue ampie vetrate, permette di godere di ogni scorcio in totale relax. È un'esperienza di pura bellezza, che rasserena l'animo e arricchisce la mente.

Dettagli

Scopri la celebre minicrociera de Il Burchiello, che da oltre 60 anni naviga tra le Ville Venete della Riviera del Brenta, da Padova a Venezia e viceversa.
La flotta del Burchiello è composta da moderne e confortevoli imbarcazioni, dotate di ponte panoramico, aria condizionata, bar e servizi igienici. Un'esperienza di navigazione suggestiva tra Ville, ponti girevoli e chiuse, che da oggi potrai godere anche in abbinata a mezza giornata di cicloturismo con i nuovi pacchetti Bike&Boat!


PROGRAMMI DETTAGLIATO:


Scendendo il fiume da Padova a Venezia, si parte dal Portello, antico porto fluviale con la sua bella scalinata cinquecentesca del Burchiello, dipinta dal Tintoretto e il suo magnifico portale, in pietra d’Istria, che ricorda un Arco di Trionfo, con otto colonne e una torretta con l’orologio; qui facevano capo i battelli che, percorrendo fiumi e canali navigabili, collegavano Padova e la sua provincia con la laguna di Venezia.

Navigando lungo il Piovego, e costeggiando le antiche mura cinquecentesche e i possenti bastioni, immersi tra la folta e lussureggiante vegetazione, si sottopassa il vecchio ponte dei Graissi, arrivando a Noventa Padovana antico porto fluviale di Padova. Un tempo, qui si fermavano le barche e i passeggeri e le merci arrivavano a Padova su carri. Perse poi il suo ruolo con l’apertura del Canale del Piovego che permetteva di arrivare fino a Padova.

Ma della sua importanza rimangono le testimonianze di innumerevoli ville patrizie. Fra queste incontriamo la solitaria e superba Villa Giovanelli, ampiamente affrescata, costruita alla fine del Seicento dalla famiglia Giovanelli, che unisce nell’impianto strutturale aspetti palladiani alle presenza delle tendenze architettoniche innovatrici del Longhena; il singolare monumentale pronao a forma pentagonale, le alte colonne corinzie con timpano ornato di statue, la maestosa scalinata aggiunta dal Massari nel 1738 rendono imponente e scenografico il suo aspetto esterno. Superata la Chiusa di Noventa Padovana e la Chiusa di Stra, con discesa di dislivello acqueo, si arriva a Stra, dove il Canal del Brenta si origina dal fiume Brenta.

Qui trionfa la grandiosità di Villa Pisani, il famoso Palazzo Ducale di terraferma, una sontuosa Villa voluta dalla Famiglia Pisani, quale status-symbol della famiglia; più che Villa, un palazzo ornato alla facciata da poderose sculture, decorato all’interno dai più celebri artisti del 700 Veneto.
Alvise Pisani, ambasciatore di Venezia a Parigi ai tempi di Luigi XIV e dei fulgori della reggia di Versailles, incaricò nel 1735 l’architetto Francesco Maria Preti di riprogettare il corpo principale della Villa di Stra già realizzato per quanta attiene all’Esedra, alle Scuderie, alla Limonaia ed all’imponente muro di cinta.

Fra le numerose stanze del piano nobile ricordiamo capolavori quali la stanza di Bacco del Guarana; la sala Pompeiana, le sale in stile impero e la più importante e straordinaria è quella riservata alle danze con il soffitto affrescato da Giovanbattista Tiepolo a celebrazione delle glorie della famiglia dei Pisani, che sarà la sua ultima fatica in Italia, l’ultimo dono di questo grande pittore di cieli ed angeli. La Villa è protetta da un vastissimo parco dove, oltre alle piante secolari, è possibile ammirare il padiglione del caffè sopra la collinetta della ghiacciaia ed il famoso Labirinto in cui Gabriele D’Annunzio ambientò i crudeli giochi amorosi di Stelio Effrena, protagonista del romanzo “Il Fuoco” con la Foscarina. La grande vasca prospiciente le Scuderie fu costruita in epoca recente per consentire sperimentazioni idrauliche. La Villa con la caduta della repubblica di Venezia diventò proprietà di Napoleone I, poi della Casa Savoia e quindi della Stato italiano da cui viene dichiarata Museo Nazionale.

Da Stra a Mira scorrono 30 bellissime Ville che presentano spesso la facciata principale verso il Naviglio.
Tra le molte ancor oggi abitate e per la maggior parte non visitabili vanno ricordate: villa Soranzoper gli affreschi di Benedetto Caliari fratello di Paolo detto il Veronese, Villa dei Lazzara Pisani detta la Barbariga per l’architettura, Villa Ferretti Angeli per il progetto di Vincenzo Scamozzi, Palazzo Foscarini abitato da Lord Byron e Villa Contarini dei Leoni visitata da Enrico III re di Francia.

La navigazione prosegue arrivando a Dolo, antico borgo rivierasco, tipica cittadina di stile veneziano, di cui sono celebri i Mulini, lo Squero e la Conca antica, scelti come soggetto da pittori famosi quali Bernardo Bellotto, il Canaletto e Francesco Guardi.
Superata la Chiusa di Dolo e la Chiusa di Mira si naviga tra il verde dei salici piangenti, le Ville e i ponti girevoli fino a Mira, celebrata dal Goldoni nel 1760.

A Mira si trova la maggiore concentrazione di Ville; si possono ammirare le celebri facciate che si affacciano sul Canale, le anse verdeggianti, gli angoli incontaminati dove i salici piangenti sfiorano l’acqua del canale.
Da ricordare Villa Barchessa Valmarana con l’ampio colonnato che sovrasta il giardino. II complesso risulta particolarmente gradevole per il solenne colonnato, per la felice ubicazione e per gli affreschi interni della seconda metà del Settecento attributi ad un seguace del Tiepolo, tale Michelangelo Schiavoni detto “il Chiozzotto”. Tra questi, risalta “La glorificazione della Famiglia Valmarana”.

Villa Widmann, tipica residenza estiva del ‘700 con il suo delizioso parco; un vero gioiello della Riviera del Brenta. Il palazzo è il risultato di una profonda trasformazione eseguita dai Widmann intorno al 1750 sul precedente insediamento degli Sceriman progettato dall’architetto Tirali; ciò spiega lo stile leggermente rococò della residenza principale. All’interno il ciclo decorativo celebra le glorie di questa importante famiglia tedesca, i Widmann, trapiantata a Venezia dalla Carinzia fin dalla fine del ‘500 ed iscritta nel libro d’oro della nobiltà veneziano nel 1646.

Particolare attenzione meritano l’affresco della “gloria della famiglia Widmann” attribuito al Guarana e quello del “ratto di Elena” dell’Angeli, visibili nella bellissima sala delle feste. La famiglia Widmann è inoltre ricordata per aver commissionato molte commedie al grande Carlo Goldoni, fra queste il celebre ciclo delle “Smanie per la villeggiatura”. Nei Widmann conferì il casato dei Rezzonico che si estinse con Carlo, papa Clemente XIII. Anche i Widmann si estinsero aIla metà di questo secolo con Elisabetta Widmann Rezzonico, sposa del senatore conte Piero Foscari di cui rimane lo stemma di bronzo nel timpano curvilineo della facciata. Splendido il parco, la barchessa e le altre presenze.

Villa Corner, teatro di fastosi ricevimenti e di sontuose e lunghissime feste della famiglia stessa (si diceva durassero ben 8 giorni); Villa Foscarini dove Lord Byron trascorse due anni (1817 – 1818).
Si prosegue poi, per Oriago, antico teatro di guerre tra Padova e Venezia, che conserva ancora il Termine, antica colonna di confine addossato all’angolo di una modesta abitazione, fu innalzato nel 1374 assieme ad altri nelle diverse località per segnare i confini del territorio durante le interminabili guerre fra i Carraresi, Signori di Padova, e Venezia.
Qui è prevista la sosta presso il ristorante Il Burchiello per il pranzo che può essere convenzionato o libero.

Oltre a numerose ville dall’atmosfera tipicamente veneziana, si incontra Villa Gradenigo, antica villa cinquecentesca di cui è rimasto il solo corpo centrale, decorata con affreschi di Benedetto Caliari, fratello del Veronese.
E sempre navigando si arriva alla Malcontenta, dove si può ammirare in tutta la sua eleganza e monumentalità Villa Foscari detta La Malcontenta, uno dei capolavori del genio di Andrea Palladio; La Malcontenta costituisce un tipico esempio di villa Tempio con il monumentale pronao che si specchia malinconico e superbo, fra i salici piangenti, nelle acque del Canale.
E’ stata costruita per Nicolò e Alvise Foscari e appartiene tuttora ai discendenti di quella nobile famiglia. Secondo la leggenda, la Villa deve il suo nome “Malcontenta” all’animo infelice della moglie di uno dei Foscari che fu qui confinata contro la sua volontà.

Il maestoso pronao con le sei belle colonne ioniche posa su di un alto basamento cui si accede da due rampe. I nomi dei fratelli Nicolò e Luigi Foscari sono incisi sui frontone dell’edificio. Fu progettata dal grande architetto vicentino Andrea Palladio che ne volle seguire personalmente la costruzione dal 1560. I due fianchi sono sobri ed austeri; complelamente diverso lo stile vivacemente moderno della facciata meridionale verso il parco. Su di essa, l’ampia finestra semicircolare che ricorda le terme antiche è circondata da numerose aperture di diverse dimensioni, da un frontone spezzato e da varie cornici; l’intonaco a marmorino è lavorato in modo da simulare bugne in pietra bianca.

Quattro camini di foggia quasi orientale svettano sul tetto. La Villa è a tre piani: cucine e tinelli a pian terreno, segue il piano nobile ed il mezzanino. Sopra la porta d’entrata una iscrizione latina ricorda, tra le molte, la visita del 1574 di Enrico III dei Valois re di Francia. II piano nobile è composto in modo sapiente da sei sale di variate misure disposte attorno ad una straordinaria sala a crociera centrale.Tutte le pareti sono decorate con l’importante ciclo di affreschi di artisti quali Gianbattista Franco e Giambattista Zelotti, amico e partner di Paolo Veronese.

Lasciata la Malcontenta II Burchiello attraverso la Chiusa di Moranzani e Fusina, scende in laguna.
Superata l’isola di San Giorgio in Alga entra nel canale della Giudecca: a destra l’altissimo edificio del Mulino Stucky, la chiesa del Redentore capolavoro dell’architettura sacra palladiana, infine Le Zitelle.

Virando tra Punta della Dogana e la chiesa di San Giorgio Maggiore, Il Burchiello arriva a Venezia nel magico scenario marmoreo del Bacino di San Marco dove termina il fantastico viaggio.

I programmi di navigazione de Il Burchiello prevedono la navigazione:
 da Padova a Venezia (mercoledì, venerdì, sabato e domenica):
– da Venezia a Padova (martedì, giovedì, sabato):

Date e prezzi
Prezzo
dal 08/03/25 al 02/11/25
Bike&Boat - Quota a persona adulto Padova-Oriago o Oriago-Padova + transfer bici propria
€ 99
dal 08/03/25 al 02/11/25
Bike&Boat - Quota a persona adulto Venezia-Oriago + noleggio bici
€ 89
dal 08/03/25 al 02/11/25
Quota a bambino 6-17 anni mezza giornata Venezia-Oriago o viceversa
€ 49
dal 08/03/25 al 02/11/25
Quota a bambino 6-17 anni Padova-Venezia o viceversa e Padova-Oriago o viceversa
€ 59
dal 08/03/25 al 02/11/25
Quota a persona adulto intera giornata Padova-Venezia o Venezia-Padova
€ 139
dal 08/03/25 al 02/11/25
Quota a persona adulto mezza giornata Padova-Oriago o Oriago Padova
€ 79
dal 08/03/25 al 02/11/25
Quota a persona adulto mezza giornata Venezia-Oriago o Oriago-Venezia
€ 69

Supplementi

dal 08/03/25 al 02/11/25
Bagaglio fino a 75 x 50 x 30 cm (valigie,trolley e grandi zaini) a collo
€ 20
dal 08/03/25 al 02/11/25
Pranzo Casanova, a base di pesce a persona
€ 30
dal 08/03/25 al 02/11/25
Pranzo Menu' Bimbi fino a 12 anni a persona
€ 15
dal 08/03/25 al 02/11/25
Pranzo Tiepolo, a base di pesce / carne / vegetariano a persona
€ 26
Incluso/Escluso

La tariffa della minicrociera comprende la navigazione in battello e la guida a bordo e all’interno delle Ville; gli ingressi alle Ville inclusi nel programma sono offerti dalla nostra organizzazione come servizio complimentary.

La quota comprende:
- Navigazione a bordo di una motonave della flotta Il Burchiello;
- Illustrazione del percorso da parte di una guida professionista;
- Visita guidata a Villa Pisani Reale di Stra;
- Visita guidata a Villa Widmann di Mira;
- Visita guidata a Villa Foscari di Malcontenta;
- Partenza e arrivo in centro città (Porta Portello, Padova/San Marco, Venezia)

La quota non comprende:
- Sistemazioni in Hotel, su richiesta (consultate il vostro agente di viaggi per ulteriori informazioni)
- Assicurazione viaggi - medica e annullamento (consultate il vostro agente di viaggi per ulteriori informazioni)
- Voli, treni e tasse aeroportuali
- Trasferimenti
- Biglietti d'ingresso a musei / monumenti non inclusi nel programma.
- Pranzo (se non indicato),
- Tutto quanto non indicato nella voce "il prezzo comprende".

Pranzi:
Menu opzionale "Tiepolo" : (disponibile anche nella versione "carne" e "vegetariano") comprende un'insalatina di verdure di stagione, un tris di cichèti veneziani composto da sarda in saor (tipica sarda fritta con cipolla, pinoli e uvetta), sepe col nero (tipiche seppie al nero veneziane servite su polentica bianca), baccalà mantecato (tradizionale crema a base di stoccafisso emulsionato con olio, accompagnata dalla polenta), linguine allo scoglio, macedonia di frutta fresca con gelato, 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale.

Menu opzionale "Casanova" : comprende un'insalatina di verdura di stagione, un tris di cichèti veneziani composto da sarda in saor (tipica sarda fritta con cipolla, pinoli e uvetta), sepe col nero (tipiche seppie al nero veneziane servite su polentica bianca), baccalà mantecato (tradizionale crema a base di stoccafisso emulsionato con olio, accompagnata dalla polenta), grigliata mista (salmone, filetto di orata e gambero reale),  macedonia di frutta fresca con gelato, 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale.

“Menu Bimbi” (fino a 12 anni di età) prevede: cotoletta con patate, macedonia di frutta fresca di stagione con gelato; 1/2 acqua minerale.

Bagagli: A causa dello spazio limitato a bordo, l’imbarco del bagaglio è consentito previa verifica e prenotazione online dello stesso
La dimensione massima prevista, per bagaglio, è la seguente: 75 x 50 x 30 cm.
La prenotazione sarà necessaria per: valigie e trolley di qualsiasi dimensione, grandi zaini da viaggio, backpacks, borsoni da viaggio o sportivi.
La prenotazione non si renderà necessaria per: borse da signora, macchine fotografiche, zainetti di dimensione standard (fino a 20 litri).

Appunti di Viaggio

Il Burchiello nella Storia

Frequentata da Casanova, Galileo, Byron e D’Annunzio, dipinta dal Tiepolo e dal Canaletto, decantata da Goethe a Goldoni, la Riviera del Brenta ospitò reali di Francia e di Russia. Non solo, vi soggiornarono Napoleone, gli Asburgo, i Savoia...

Nel 1574 il naviglio del Brenta, da Venezia al Portello di Padova, fu percorso da un corteo di imbarcazioni che accompagnavano Enrico III re di Francia di ritorno dalla Polonia e il re rimase affascinato. Thomas Coryat viaggiatore-scrittore inglese fu favorevolmente colpito dalle bellezze della Riviera.

Nel settembre del 1728, giunto a Venezia, Montesquieu  sale a bordo del Burchiello:“per la Brenta, un fiume trasformato in canale mediante quattro chiuse; così un solo cavallo tira una barca assai grande e si fanno venticinque miglia in otto ore. Lungo la Brenta si vedono belle dimore patrizie. Il Nobile Pisani ne ha iniziata una che sarà straordinariamente superba…“.
Giacomo Casanova racconta nella “Storia della mia vita” la sua esperienza sul Burchiello del 1734 in compagnia del Baffo, famoso poeta erotico veneziano.
Un fiume – scriverà Gabriele D’Annunzio nel Fuoco – un tempo magnifico e glorioso nei sonetti degli abati cicisbei quando per la sua corrente scendevano i burchielli pieni di musiche e di piaceri”.

Il 17 aprile 1345 il Maggior Consiglio della Repubblica di Venezia abrogava la legge che fino ad allora aveva proibito ai cittadini della Serenissima l’acquisto di terreni in terraferma e così parte degli interessi del patriziato Veneto si spostarono dal commercio all’entroterra e lungo le rive del Brenta. La possibilità di intensificare lo sfruttamento dei possedimenti in terraferma, pose il problema di come controllare da vicino la produzione. E così nacquero delle residenze di campagna che interpretarono le nuove esigenze e in un solo complesso riunivano la dimora padronale e gli edifici destinati ai vari servizi; nacquero vari tipi di villa.
– la villa-azienda per chi trovava nell’agricoltura una nuova fonte di ricchezza; la villa-tempio, cenacolo di artisti e intellettuali;
– la villa-reggia, edificio di rappresentanza e sede di grandi feste e banchetti;
– addirittura sontuose dimore, opera di famosi architetti, decorate ed affrescate da pittori eccelsi, a testimoniare una stagione di splendori.

Grandi architetti quali Palladio, Scamozzi, Frigimelica crearono dimore estive per i nobili veneziani che trascorrevano il loro periodo di “villeggiatura” in terraferma, in una vera e propria arcadia di dame e cavalieri che giocavano, cantavano, vivevano amori e narravano novelle. La “Villa Veneta“ originò il fenomeno della “villeggiatura” che si presentò nel Veneto tra il XV secolo e il XVI secolo e perdurò per i due secoli successivi, fino alla caduta della gloriosa Repubblica di Venezia nel 1797. Fu a questo scopo che in questa regione furono costruite circa 2000 ville che ancor oggi testimoniano una secolare cultura architettonica.

A partire dal XVI sec. i canali e i fiumi comodamente raggiungibili da Venezia, furono costeggiati da sontuose residenze estive. Il Canal del Brenta che collegava, insieme ad altri corsi, Venezia con Padova era il canale alla moda, luogo di delizia e prolungamento ideale del Canal Grande di Venezia, dove fiorirono più di una settantina di lussuose ville.
Qui, non lontani dalla città, i nobili più facoltosi trascorrevano le loro vacanze, partendo da Venezia con comode imbarcazioni chiamate Burchiello che risalivano il Canale Navigabile del Brenta; queste imbarcazioni erano spinte a forza di remi da S. Marco, attraverso la laguna veneta sino a Fusina, da dove venivano trainate da cavalli fino a Padova, lungo la Riviera del Brenta.
Il Burchiello era una tipica imbarcazione veneziana per trasporto passeggeri, con una grande cabina in legno, con tre o quattro balconi, finemente lavorata e decorata, utilizzata solo dai ceti veneziani più facoltosi per raggiungere dalla città le loro Ville in campagna.

La nobiltà veneziana trasferì anche sul “Burchiello” l’eleganza, la raffinatezza ed il lusso propri della città di Venezia. II “Burchiello” diventa quasi un piccolo palcoscenico sui quale si mescolano le più diverse classi sociali. Goldoni le osserva tutte. Nel 1786 Goethe arriva a Padova, vede all’Orto Botanico anche la palma che oggi porta il suo nome e sale sul Burchiello.
Era il tempo della smania della villeggiatura durante la quale, come scrisse il Goldoni “tutti gode di un’immensa libertà, si teneva grosso gioco, tavola aperta, feste di ballo e spettacoli”.
Il viaggio era affascinante e divertente; nel lento procedere tra le ville e i salici piangenti, dame e cicisbei, nobili ed avventurieri, commedianti ed artisti animavano la vita di bordo rendendo pittoresco e piacevole il tragitto fluviale. Si usava inoltre, nel tempo della villeggiatura, “andar per ville” e le allegre brigate si trascinavano da una villa all’altra, da una festa all’altra.
Sul finire del settecento, con la caduta della Repubblica di Venezia ad opera di Napoleone  i disagi della dolce vita veneziana si rifletterono sull’entroterra; diminuirono il numero dei passeggeri e le corse, ed infine il servizio del Burchiello cessò.

Dopo 150 anni, fu riscoperto e riproposto come itinerario turistico.
Come un tempo, ancor oggi Il Burchiello, diventato un servizio di linea di gran turismo, ripercorre la Riviera del Brenta da Padova a Venezia e viceversa; erede delle antiche tradizioni, solca le acque del Brenta con lento incedere, mentre le guide a bordo illustrano la storia, la cultura e l’arte testimoniata dalle Ville del Brenta.
Le minicrociere vengono effettuate tutti i giorni, eccetto il lunedì, da marzo a ottobre, partendo da Venezia (martedì, giovedì e sabato) o da Padova (mercoledì, venerdì e domenica) e sostando nelle più belle e famose ville legate a nomi illustri quali il Palladio e il Tiepolo per la visita guidata degli interni.
La motonave Il Burchiello oggi è una moderna e confortevole imbarcazione, dotata di cabina con comodi divani, di un ponte panoramico che consente ai passeggeri la massima visibilità, di aria condizionata, di bar e servizi igienici.
Una minicrociera suggestiva che, attraversando nove ponti girevoli e cinque chiuse, veri e propri “ascensori ad acqua”, permette al turista di scendere, o risalire, il dislivello acqueo di ben 10 metri esistente tra Padova e Venezia.


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